Vi siete mai chiesti che significato ha l’aquila che
portiamo sul nostro cappello alpino?
(A cura di Oscar Barcella - www.truppealpine.it )
Un particolare suggestivo narrato dalla tradizione classica ci dice che l’aquila era l’unico animale che poteva fissare il sole senza abbassare gli occhi.
L'Aquila è sempre stata nella iconografia latina un animale divino descritta anche come: "fedele interprete dei voleri del Padre Giove".
Era quindi considerato un animale sacro e superiore per forza.
All'arrivo di Caio Mario vennero riformate le legioni dell'esercito introducendo una speciale insegna con in cima un'aquila.
Veniva detto: "un’aquila per legione e nessuna legione senz’aquila". L’insegna era costituita dall’aquila con le ali spiegate e con una
folgore fra gli artigli. Da quel momento in poi questo volatile è diventato simbolo comunemente del potere militare,
infatti era sempre presente sugli elmi o le corazze dei generali e dei più alti ufficiali.
Nella storia successiva l’aquila finì con l’avere un valore semplicemente araldico e il suo
significato simbolico e morale fu quasi dimenticato.
Stupendo dominatore delle inaccessibili vette, imponente rapace con potenti unghie falcate e vista acuta…
come poteva essere dimenticato?
No! Gli alpini non lo dimenticarono e decisero di erigerlo a proprio simbolo!
Gli alpini arrivano a piedi là dove giunge soltanto la fede alata !!!